Premessa: questo articolo è parte del percorso Road to Yule – Piccolo manuale di sopravvivenza all’inverno, che ho sviluppato in collaborazione con l’Accademia delle Arti Magiche di Torino. Prima di continuare nella lettura, ti consiglio di andare a leggere l’introduzione al percorso e la sfida della settimana scorsa, dedicata a come proteggere il tuo Giardino Sacro.
Mia cara Anima in Cammino,
eccoci arrivate alla quinta settimana del percorso Road to Yule.
Se mi hai seguito nelle settimane passate, a questo punto dovresti aver imparato a cura con cerimonie e e preparazioni del tuo benessere e del luogo in cui vivi.
All’inizio del percorso ti avevo detto che avremmo indagato quattro temi:
- purificazione
- introspezione
- ispirazione
- determinazione
La scelta di queste tematiche non è affatto casuale.
La prima parte del percorso, che hai concluso la settimana scorsa, era finalizzata al togliere. Ti ho consigliato pratiche e riflessioni che permettessero di abbandonare ciò che non tifa star bene, di scrollarti di dosso i rami secchi e le foglie morte che non sono più utili alla tua crescita. Ma non è tutto qui.
Da questa settimana in poi ti spingerò a guardare in alto. A esprimere i tuoi Desideri e ad agire in accordo con essi.
Quante volte ti è capitato di festeggiare il Capodanno con una lunga lista di buoni propositi per l’anno nuovo fresca di penna?
O di trovarti anno dopo anno a esprimere sempre lo stesso proposito, a rincorrere quel desiderio che non riesci a realizzare, cercando di convincerti che “questa volta andrà meglio“?
Per me è stato un appuntamento fisso per anni.
Non sono una persona temperante e ho sempre avuto la tendenza a vedere il cambiamento come una rivoluzione radicale: “Da domani faccio così”.
Puntualmente, dopo i primi giorni di entusiasmo, il sacro furore del cambiamento andava ad affievolirsi sempre di più, fagocitato dagli impegni e la comfort zone della vita quotidiana.
Risultato: arrivavo a Marzo – Aprile con il cuore pieno di “avrei dovuto” e ben pochi “sono riuscita a”.
Suona familiare?
Bene. O meglio, mi dispiace per te, ma è bene che tu legga questo articolo.
Per quanto mi riguarda, le cose hanno cambiato registro quando ho deciso di interrogarmi sul perché desiderassi fare quello che stavo mettendo in agenda.
Perchè volessi cambiare lavoro.
Perchè volessi praticare il viaggio sciamanico ogni giorno.
Perchè mi ostinassi a scrivere su questo blog dedicando tempo e fatica a qualcosa di completamente gratuito.
Perchè… Beh, la lista è lunga e non voglio annoiarti.
E nell’interrogarmi ho capito una cosa.
Ciò che permette a un desiderio di tramutarsi in piano di azione non è l’intensità del desiderio stesso, ma la consapevolezza che vi sta dietro.
Non basta desiderare ardentemente qualcosa. Se non sai perché lo vuoi davvero, prima o poi cadrai preda della pigrizia o dell’insoddisfazione.
Per ottenere, dovrai togliere qualcos’altro: tempo, soldi, uscite con gli amici, occasioni.
E questo alla lunga può essere molto difficile, in particolare se non vedi subito i risultati del tuo impegno. Avere ben chiaro cosa muove il tuo desiderio, da quali valori origina, ti aiuterà a tenere duro anche davanti alle peggiori sfide.
La cosa interessante è che questo approccio ha cambiato anche il mio modo di fare gli incantesimi.
Ho capito che prima di lavorare magicamente per favorire un cambiamento dovevo andare oltre la superficie del mio proposito, sciogliendo i nodi che avevano generato la situazione di disagio in cui mi trovavo.
Questo è diventato, nel tempo, il mio modus operandi.
Per darti un assaggio pratico di cosa questo significhi, ti racconto una storia realmente accaduta.
Un paio di anni fa, dopo un seminario, una ragazza mi chiese di aiutarla a scegliere le erbe migliori per un incantesimo di attrazione. Sui venticinque anni, molto carina, un gran sorriso timido.
Accettai a patto di poterle fare da specchio in un dialogo con sé stessa.
Partimmo dal suo proposito: <<Voglio trovare la persona giusta>>.
Le chiesi semplicemente: <<Perché?>>
<<Perché me lo merito.>>
<<Perchè?>>
<<Perché sono una persona buona, ma trovo solo compagni terribili.>>
<<Perchè terribili?>>
<<Perché mi sento sfruttata e non valorizzata.>>
<<Perchè?>>
<<Perché dò tanto e non ricevo abbastanza indietro.>>
<<Perchè dai così tanto?>>
<<Perché ho bisogno di sentirmi utile.>>
<<Perché?>>
<<Perchè non credo abbastanza in me stessa.>>
Ah.
Le spiegai che prima di fare un incantesimo di attrazione sarebbe stato meglio lavorare su quest’ultimo nodo, ovvero la scarsa fiducia in se stessa. Altrimenti la “persona giusta” sarebbe probabilmente risultata “giusta” (cioè adatta) per lo stato di coscienza in cui era momento: quindi, un altro vampiro succhiasangue ma funzionale a colmare momentaneamente il suo disagio interiore.
Facemmo un rito per aiutarla a rafforzare la propria autostima. Le consigliai degli esercizi da svolgere per un’intera lunazione per lavorare su di sé, con la promessa che, alla fine del mese, ci saremmo riviste e l’avrei aiutata con l’incantesimo di attrazione.
Ci volle più di una lunazione. Ma quando la rividi, per la prima volta, non brillava più di luce riflessa.
ANDARE OLTRE LA SUPERFICIE

Eccoci quindi all’esercizio di questa settimana.
Si tratta di una pratica che ti aiuterà ad andare oltre la superficie del tuo proposito e capirne le motivazioni profonde.
Ti consiglio di non sottovalutarne la potenza: potrà anche sembrare semplice all’inizio, ma non lo sarà affatto.
Se stai pensando di effettuare un rito o un incantesimo, utilizza lo schema qua sotto per comprendere le radici del tuo desiderio e valuta, in base alle risposte che ottieni, se prima di proseguire non convenga lavorare sulle basi, sui nodi da sciogliere.
Se non hai intenzione / necessità di fare un incantesimo, puoi ugualmente fare l’esercizio. Pensa ai progetti che vuoi realizzare nella tua vita e scegli quello che più ti sta a cuore, quello per cui potresti lavorare gratuitamente per il resto della tua vita, se necessario.
Ti consiglio di annotare le risposte sul tuo quaderno. Mettere su carta i nostri pensieri è già l’inizio di una piccola Magia.
Inizia dando una forma al tuo proposito o desiderio:
Desidero fare un incantesimo per / Il mio desiderio è:
Adesso dovrai porti alcune domande in sequenza.
Ogni domanda parte dalla risposta precedente e ha l’obiettivo di farti scendere un po’ di più dentro di te.
Cerca di rispondere con la pancia piuttosto che con la testa. Non importa se all’inizio la tua risposta non sembra razionale. La prima cosa che senti, per quanto assurda, è quella giusta.
Perchè ne ho bisogno / perchè voglio questo nella mia vita?
Scendi.
Perché ho risposto così? Cosa mi motiva a desiderare questa cosa?
Scendi.
Perché sento questo?
Scendi.
Da dove nasce questa sensazione?
Scendi.
Qual è il vero motivo della mia domanda?
Prenditi il tempo per ragionare sull’ultima risposta. Indipendentemente che tu decida o meno di portare avanti il tuo proposito iniziale, quello è il tuo vero punto di partenza.
Buona ricerca dentro di te.
Un abbraccio,
Luce
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Grazie di Cuore.
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