Essere presenti è molto più che essere qui.
Malcom Forbes
Oggi voglio sfidarti.
Pensi veramente di essere sveglio?
Di essere padrone delle tue azioni?
Bene, allora non avrai problemi a rispondere a una semplice domanda.
Quanti respiri hai fatto da quando hai iniziato a leggere questo articolo?
Non ci hai pensato, vero? Tranquillo, nessuno lo fa.
E allora ti chiedo.
Quanti passi hai fatto l’ultima volta che ti sei alzato dalla sedia?
Dai, questa dovrebbe essere più semplice. Ancora no?
Ok, ultima possibilità.
Quand’è l’ultima volta in cui hai ammirato davvero il volto della persona che ami di più?
Quando hai sentito il Cuore esplodere, gli occhi diventare umidi per la Gioia per il semplice fatto di percepire la sua bellezza?
Non rispondermi.
Non è una gara.
Ma se anche solo una volta hai esitato nel rispondere a quanto ti ho chiesto, forse dovresti continuare a leggere.
Non sei sveglio. Nessuno di noi, tranne forse il Dalai Lama e qualche eremita nella tundra subpolare, lo è in maniera costante.
La nostra mente non concepisce lo stare nel Qui e Ora più di qualche secondo.
Pensaci.
Viviamo pensando ad altro.
Ci svegliamo pensando a cosa dobbiamo fare durante il giorno.
Lavoriamo aspettando con trepidazione la pausa pranzo, la lancetta delle 6, la cena e le vacanze.
Andiamo a correre con la musica, per distrarci.
Piangiamo pensando alla gioia perduta.
Quando incontriamo qualcuno, iniziamo a fantasticare su quanto sarà bella la vita assieme (per poi soffrire come matti quando le nostre aspettative crollano).
Persino il sesso si riduce alla spasmodica e distratta attesa di un orgasmo.
Per abbandonarsi infine al sonno, stanchi e frustrati, con la sensazione amara di vivere giornate tutte uguati – e il pensiero della sveglia.
Suona familiare?
Bene. È ora che tu sappia quanti Colori ti stai perdendo ogni giorno.
Questa non è una predica.
Sono la prima a trascorrere in stato di incoscienza la maggior parte delle mie giornate.
Ma è importante rendersi conto di quanto siamo addormentati e sconnessi, di cosa ci perdiamo per strada.
Vorrei quindi proporti un esercizio che mi è stato insegnato durante il mio percorso di sciamanesimo, e che ripeto periodicamente quando mi accorgo di essere più sorda.
Per i prossimi trenta secondi, dedicati con tutto te stesso a una singola attività.
Se stai mangiando, fallo isolandoti momentaneamente dal mondo. Concentrati sul tuo boccone, sul profumo che emana. Sul gusto. Quand’è stata l’ultima volta in cui hai allenato le tue papille?
Che sensazione rimandano i tuoi denti? Quanta saliva hai in bocca?
Che forma, che consistenza ha il boccone che stai accompagnando fino allo stomaco?
Non illuderti. Resisterai solo il tempo di qualche boccone, poi la tua mente ricomincerà a vagare.
Ma tu esercitati, sforzati di fare una sola cosa alla volta.
Se stai mangiando in gruppo, scegli: o ascolti i tuoi commensali, dedicando esclusivamente a loro la tua attenzione, o mangi – e in quel caso, ti chiedo di concentrarti al massimo sul tuo cibo. Puoi farlo anche da solo: quante volte trangugiamo qualcosa davanti allo smartphone?
Se stai abbracciando la persona che ami, annullati in quell’abbraccio. Lascia che in quell’istante non esistano liti, domande, impegni, figli, bollette da pagare. Dedica del tempo a percepire il suo odore, imprimilo a fuoco nella memoria.
Ogni volta che rispondi al telefono, fermati, chiudi gli occhi, e pensa solamente al rispondere.
Sei in bagno?
Beh…hai capito il senso.
È difficile, lo so. E sembra incredibilmente lontano dalla Magia.
In realtà, è un allenamento fondamentale per poter fare incantesimi.
Recentemente mi è capitato di preparare un incenso assieme ad altre persone. Nel momento in cui lo stavamo caricando, a una di queste è suonato il cellulare, e sotto il mio sguardo allibito, ha visto bene di rispondere.
Fortunatamente era un incenso neutro, senza uno scopo magico preciso. Ma se lo avesse avuto, pensi veramente che sarebbe stato efficace?
Neanche un po’.
Non puoi pensare di connetterti al Divino mentre rispondi ai messaggi su Whatsapp, né facendoti un selfie con il tuo libro delle ombre.
Smuovere l’energia è un’esperienza totalizzante, che richiede tutto te stesso in piena presenza.
Stai co-creando la realtà, e per farlo ti stai connettendo alla tua parte Divina.
Non è facile, né immediato.
Devi mantenere la piena presenza nel Qui e Ora per tutto il tempo dell’incantesimo.
Troverai migliaia di libri che pretendono di insegnarti le migliori formule magiche, le pozioni più efficaci, e le combinazioni di candele colorate più adatte per ciascun proposito.
Anche io ho iniziato da lì.
Ma ti svelo un segreto: se non sai come isolarti da Mondo ed Entrare nel Mondo, attraverso il Qui e Ora, per lavorare con l’energia, saranno solamente una sequenza di passi e cianfrusaglie di poco conto.
La cosa buona, è che si può imparare.
La cosa meno buona, è che richiede impegno.
Quindi se vuoi continuare a lagnarti di una vita piatta, sempre uguale, e di incantesimi “non efficaci”, fai pure.
Altrimenti…Buon allenamento.
E adesso, sei qui o la tua mente ti ha già distratto altrove?
Se vuoi portare assieme a me un po’ di Magia nel mondo, condividi questo articolo.
Grazie di Cuore.
Leggi anche: Esercizio – Praticare senza Strumenti