Quando le porte della percezione si apriranno tutte le cose appariranno come realmente sono: infinite.
William Blake
Ognuno di noi ha la propria porta d’accesso al mondo della Magia.
C’è chi vi si approccia partendo da un libro, chi dal consiglio curioso di un’amica, chi per aver incontrato una persona speciale.
Altri, perché sentono il richiamo dei fiumi, degli uccelli, o di chi non cammina più nel mondo visibile.
La mia porta d’ingresso sono state le erbe.
Questi piccoli miracoli di natura, Maestre silenziose e sapienti, mi hanno chiamato fin da quando ero bambina. Munita di scarponcini e panini al formaggio, andavo in montagna ad osservare e categorizzare le diverse categorie di erbe. Mia zia Marina mi insegnava con pazienza a riconoscere quelle edibili – il tarassaco, i parlasoni, la cicoria- e a tenermi alla larga da quelle che, per quanto avessero dei fiori molto belli, sapeva essere pericolose, come la digitale.
Avevo undici anni quando preparavo creme, unguenti e infusi – con grande scorno dei miei poveri nonni, che dovevano poi sorbirsi i miei manicaretti.
Non sapevo ancora conoscere la loro lingua, ma ascoltavo il loro richiamo.
OK, stai per chiudere la pagina e smettere di leggere, perché più che un blog sulla Magia sembra una pagina del diario di Heidi. Eppure, ti assicuro che è successo.
Ad ogni modo, che c’entrano le erbe con la Magia?
Forse occorre tornare un passo indietro.
Ho ripetuto fino alla nausea che tutto è Magia, che tutto ciò che è naturale e, a suo modo, vive, cammina, respira o esprime al Mondo la sua presenza, è una nota che va a comporre la melodia complessiva.
Per questo la Magia non si fa, si vive: perché anche noi siamo parte di essa.
E vivere la Magia significa imparare ad ascoltare, comprendere, e parlare il linguaggio del Mondo, la sua melodia.
In quanto naturali, anche le erbe sono parte della Magia e contribuiscono a rendere meravigliosa la melodia del mondo. Hanno un loro linguaggio, alle nostre orecchie così silenzioso da risultare impercettibile. Ma il problema non sono loro, siamo noi che non ricordiamo più come ascoltare.
Le erbe sono vive, e portano nel loro DNA l’esperienza di migliaia di anni sulla Terra: se saprai parlarci, ed essere convincente, può darsi che tu le convinca ad insegnarti qualcosa.
Sì, lo so. Probabilmente non hai mai preso in considerazione l’idea che il vasetto di rosmarino striminzito che adorna il tuo balcone sia destinatario di una conoscenza millenaria.
Eppure, esso porta nella sua struttura, esattamente come noi, l’esperienza di millenni passati a dialogare col Vento, col Sole e con la Pioggia.
Ha dovuto adattare le sue radici a un’infinità di terreni e temperature diverse.
Ha compreso come trarre nutrimento dagli strati profondi, e sempre più inquinati, della Terra.
E ha sempre contribuito, con il suo profumo, la fotosintesi, i suoi bellissimi fiorellini viola, a mantenere l’equilibrio di questo mondo.
Sapevi che il rosmarino è una delle piante più potenti e utilizzate in Magia?
Che può essere usata per sostituire quasi tutte le altre erbe, in quanto la sua energia di guarigione si adatta alla maggior parte dei propositi?
Ecco, brava, vai a dare da bere alla tua piantina.
Ma prima, lascia che ti dica una cosa.
Niente avviene per niente.
Se lasci la pianta di rosmarino senz’acqua, strappi i suoi aghi senza cura, li pesti in un mortaio pensando alla prossima pedicure e speri in questo modo di ottenere qualche effetto, sei decisamente sulla strada sbagliata.
Quella pianta ha un’anima, dei bisogni, e sicuramente ha un sogno da realizzare.
Ricorda che in Magia tutto è uno scambio: l’energia non si crea e non si distrugge. Per ottenere qualcosa da lei, dovrai essere in grado di darle altrettanto.
Quindi, per prima cosa, prenditi del tempo per udire e comprendere il suo linguaggio.
Accarezzala dolcemente. Scambia la tua voce con la sua.
Fai meditazione tenendola tra le gambe o le braccia, così da iniziare a percepire la sua energia (questo è, tra l’altro, un ottimo esercizio per percepire la Terra e addentrarsi nel mondo della Magia elementale).
Ascolta cosa ha da dirti.
Vuole più sole? È addormentata per il troppo freddo?
All’inizio ti sembrerà tempo sprecato, perché non sentirai niente.
Ma tu non demordere, lasciati guidare dall’intuito.
Avvicinati alla Porta che le erbe ti lasciano socchiusa con curiosità e umiltà.
Ne sanno molto più di te, e se sarai disposta ad ascoltarle, a chiedere il loro aiuto, potrete fare assieme delle cose bellissime.
Ma ricordati di fare piano, di muoverti in punta di piedi.
Perché le erbe non gridano.
Sussurrano.
Se vuoi portare assieme a me un po’ di Magia nel mondo, condividi questo articolo.
Grazie di Cuore.
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