Tarocchi, Simboli e Magia

Simbolo: Qualsiasi elemento (segno, gesto, oggetto, animale, persona) atto a suscitare nella mente un’idea diversa da quella offerta dal suo immediato aspetto sensibile, ma capace di evocarla attraverso qualcuno degli aspetti che caratterizzano l’elemento stesso, il quale viene pertanto assunto a evocare in particolare entità astratte, di difficile espressione

Enc. Treccani

A una settimana di distanza da uno stage sui tarocchi fatto con Vitali, uno dei massimi esperti sul tema a livello accademico, mi trovo a riflettere sul concetto del simbolo e suls uo utilizzo in magia.

È interessante notare come la parola “caricare”, o “incantare”, sia indicata in ambito accademico dal termine “informare”.

Un simbolo viene informato quando gli si attribuisce, in modo coerente e sostanzialmente univoco, un dato significato nel tempo. Più persone informano il simbolo, più forte sarà l’energia di quest’ultimo.

Questo apre a delle riflessioni molto interessanti.

Ogni volta che attingiamo a dei simboli universalmente riconosciuti, questi iniziano a manifestare il loro potere.

E questo vale in magia, così come in ogni gesto della nostra vita quotidiana.

Va da sé che simboli potenti legati a concetti universali come il diavolo, la morte, la sorte trascendono le culture e le religioni.

Prendiamo il diavolo, per esempio.

Il concetto di demone, male, tentazione è presente nella maggior parte delle culture, seppure con sfumature diverse.

La religione cristiana, poi, ne ha fatto un baluardo del proprio credo, andando a costruire un’iconografia ben precisa che tutto il mondo Occidentale riconosce.

Che ci piaccia o no, questo simbolo è stato informato da così tante persone nell’arco del tempo, da acquistare valore. Vita propria.

E questo succede indipendentemente dal nostro sforzo per cancellare o sovrascrivere a livello razionale alcune informazioni.

Non importa che la rappresentazione tipica del diavolo sia un’interpretazione distorte e grottesca dell’antico Dio Cornuto.

Non importa che migliaia di persone siano state massacrate e obbligate a credere e accettare coattamente che le proprie amate divinità fossero un’immagine malvagia, diabolica appunto.

Non stiamo parlando di giusto o sbagliato. Si tratta di numeri. Quante più persone, nel tempo, conferiscono un’energia specifica ad un simbolo, tanto più questo diventerà potente.

Quando sento alcune streghine dire “il diavolo cornuto è un costrutto della religione cristiana, non è un mio simbolo, non lo riconosco -essendo pagana- e quindi non esiste!” Mi viene da sorridere.

Va bene, tesoro, non crederai forse a Satana con zampe di pecora e forcone in mano, ma sei veramente convinta di non conoscere il diavolo?

Magari ne hai un’altra visione.

Magari si nasconde nelle tue paure più recondite.

Gli hai dato un’altra forma, lo hai vestito a festa, ma lui è sempre lì.

Stessa cosa per le iniziazioni.

Sono stato battezzato, ma ho mandato una raccomandata alla curia con i moduli di sbattezzo. Adesso ho annullato tutto!

Nossignore.

Un’iniziazione,che ci piaccia o meno, rimane tale per tutta la vita.

Nel momento in cui ci battezziamo, entriamo a far parte di una comunità. La croce con ci tracciano sulla testa è un simbolo identificativo che rimarrà tatuato addosso.

Ci porteremo dietro quel simbolo, quell’energia, finché decideremo di passeggiare più o meno allegramente su questa terra.

Potremo non riconoscere più il suo valore, certo, ma cancellarlo… cancellarlo è un’altra cosa.

Nella musica che ci unisce, alcuni accordi trascendono il tempo e lo spazio.

Si può non avere l’orecchio allenato, ma tutti sappiamo distinguere una scala armonica da una serie di accordi senza senso.

Ci sono parole, gesti, simboli grafici che hanno un significato molto potente di per sé. Indipendentemente che tu gli attribuisca quel valore.

Magari ne fai uso quotidianamente, senza renderti conto delle trasformazioni che la loro energia mette in atto.

Porta attenzione alle tue parole e alle tue azioni.

Non solo quando fai magia.

Non solo quando preghi.

Portaci attenzione in ogni momento, perché tu, oggi, sei il Mago.

Colui che crea come parla.

Se vuoi portare assieme a me un po’di Magia nel mondo, condividi questo articolo.

Grazie di Cuore.

Leggi anche: Un incenso per Mabon

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