Sapevo solo che non c’era più bisogno di afferrare tutto a mani nude, che lasciar scorrere l’acqua del fiume era sufficiente, che era tutto. La mia vita come ogni vita: misteriosa, irripetibile e sacra… così vicina, così presente, così pienamente mia.
Reese Witherspoon
Mi sono arrabbiata molto, l’ho trovato profondamente ingiusto e scorretto.
Ho provato a capire quale fosse la lezione che dovevo imparare, giacché niente viene per caso.
Non l’ho trovata e mi sono innervosita ancora di più, perché mi è sembrato molto ingiusto che mi succedesse una cosa del genere senza un apparente motivo.
In tutto ciò sono andata a pranzo fuori, a cercare del comfort food che mi stordisse, camminando al sole senza prestarci caso. Anzi, anche un po’ infastidita dal polline.
Sono passata a prendere dell’acqua nel mio bar preferito, senza degnare di uno sguardo i camerieri con cui di solito scherzo.
Ho salutato distrattamente la mia collega nel suo ultimo giorno di lavoro prima della maternità.
Ho chiamato più volte mio marito per lamentarmi, senza preoccuparmi di domandare come stesse lui.
E quando, a sera inoltrata, sono uscita dall’ufficio, mi sono fermata a ridere di me stessa.
Perché il valore del tempo e dell’energia che avevo speso arrabbiandomi per una cosa già successa e immutabile, oltrepassava di gran lunga quello del denaro perduto.
Ho respirato forte l’aria carica di polline.
Il profumo del glicine in fiore era decisamente troppo buono per essere arrabbiati.
In quel momento, mi sono sentita più libera che in molti anni della mia vita.
Da questo dannato, benedetto ladro ho imparato una grande lezione. L’accettazione.
Domani il sole continuerà a sorgere, nonostante tu lo maledica.
La luna continuerà a vegliare sui nostri sogni.
Lasciare scorrere, lasciar fluire.
Questo è l’insegnamento che ho ricevuto oggi.
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Grazie di Cuore.
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